Parliamo delle tecniche
Un ambiente silenzioso e tranquillo; un’atmosfera serena dove si comunica sussurrando; uno spirito di attenzione e di rispetto: sono queste le principali caratteristiche che proteggono il laboratorio dove nasce la vita. Le tecniche più moderne ed efficaci possono così essere applicate per realizzare il desiderio della nascita: la scienza è dedicata a trasformare il vostro sogno in realtà. Quali sono le principali tecniche di fecondazione assistita?
Fecondazione in vitro
FIVET, ICSI, IMSI, PICSI
Il secondo livello di fecondazione assistita comprende tutte le tecniche che realizzano l’incontro fra i gameti in vitro, cioè come si dice comunemente, in provetta. S’inizia con una stimolazione farmacologica che dura 12 giorni circa. Gli ovociti vengono prelevati poi con la guida ecografica e posti all’interno di un incubatore, in un ambiente protetto. Poche ore dopo avviene il concepimento: si osservano gli spermatozoi fortemente ingranditi per valutarne ogni microscopico particolare e selezionati con cura. Soltanto tre di essi, come numero massimo, potranno essere inseriti in altrettanti ovociti. FIVET o IVF-ET (Fecondazione in Vitro e Transfer): i gameti vengono soltanto posti a contatto fra loro; ICSI, IMSI e PICSI (Iniezione Intra Citoplasmatica dello Spermatozoo Selezionato): il concepimento si facilita iniettando lo spermatozoo all’interno dell’ovocita. Nelle ore successive al concepimento si svilupperà l’embrione che, dopo una permanenza nell’incubatore variabile da uno a tre giorni, verrà deposto all’interno dell’utero attraverso una sottilissima e morbida sonda. Le percentuali di successo per queste tecniche variano ampiamente fra i diversi Centri e in relazione all’età. Pertanto possono essere considerati ragionevoli valori compresi tra il 25 e il 40 percento di gravidanze ottenute con la fecondazione in vitro.