Il parto domiciliare sta destando molto interesse in Europa e, pertanto, la conoscenza delle tecniche di assistenza è entrata di recente nei corsi ufficiali di formazione ostetrica. La selezione della coppia deve essere particolarmente accurata, soprattutto in termini psicologici, al fine di comprendere la volontà reale nel seguire una scelta senz’altro sicura, ma che deve essere ben determinata. Dal punto di vista clinico la gravidanza viene seguita con l’ausilio di esami normali previsti dal protocollo, dedicando attenzione al periodo che segue il termine fisiologico, senza tuttavia rinunciare al parto domiciliare anche oltre il termine delle quaranta settimane. L’abitazione deve essere nota a chi presta l’assistenza e gli strumenti devono essere depositati due settimane prima della scadenza prevista per il parto. L’assistenza al travaglio deve essere condotta da personale esperto e con l’ausilio del partogramma; qualora si renda necessaria la cardiotocografia è più indicato impiegare il sistema che si avvale della telemetria, che non impedisce la mobilità della donna. La posizione del travaglio e quella del parto sono libere. Qualora vi sia richiesta oppure necessità di assistenza pediatrica e anestesiologica intranatale, gli specialisti potranno disporsi in una camera attigua ed effettuare controlli e trattamenti al momento necessario. Se il pediatra non è presente alla nascita, l’esame potrà essere effettuato entro la prima giornata.